Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.— Paulo Coelho
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.
È necessario ricercare l'amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore, anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva.
Ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Quando un uomo vuole qualcosa, deve essere consapevole di stare correndo un rischio. Ma è proprio questo a rendere la vita interessante.
Non importa quanto la vita richieda che tu sia serio... Ognuno ha bisogno di un amico con cui divertirsi.
L'unica maniera di prendere la decisione giusta è sapere quale sia quella sbagliata.
Depreco egualmente il trionfalismo di Kant e in genere di quelle filosofie che, trovando necessario partire dall'io, inneggiano ad esso come se fosse una grande conquista e non invece la miserabile sorte che ci è toccata.
Il piacere di essere gregge è più antico del piacere di essere io: e finché la buona coscienza si chiama gregge, solo la cattiva coscienza dice: io.
L'Io non è cosa o fatto, è soprattutto azione.
In molti individui appare già come una sfrontatezza che abbiano il coraggio di pronunciare la parola "io".
Vorrei poter dimenticare che io son io.
Io: abbreviazione di Dio.
Quel che il pubblico ti rimprovera, coltivalo, è il tuo io.
L'io è odioso.
Come il cavaliere, se non vuole essere disarcionato dal suo cavallo, è costretto spesso a ubbidirgli e a portarlo dove vuole, così anche l'Io ha l'abitudine di trasformare in azione la volontà dell'Es come se si trattasse della volontà propria.
L'Io si arricchisce nel confronto con le diversità, ma senza venire cancellato o assorbito. Il dialogo, che unisce gli interlocutori, presuppone la loro distinzione e una piccola, ma insopprimibile e feconda distanza.