Ama chi offende, ma detesta l'offesa.— Alexander Pope
Ama chi offende, ma detesta l'offesa.
Chi cerca di impressionare la gente volgare con il fine ragionamento è simile a chi cerca di spaccar pietre con un rasoio.
L'ordine è la prima legge del cielo.
Chi è impegnato in una controversia si preoccupa della verità quanto il cacciatore si preoccupa della lepre.
Un uomo onesto è la più nobile opera di Dio.
L'autentica sapienza risiede principalmente nel sapere insegnare agli altri avendo l'aria di non insegnare affatto, proponendo anche le cose che gli altri non sanno come se le avessero soltanto dimenticate, proponendole dunque nel linguaggio che sanno, trasparente e piano.
È si perdona per certo ogni offesa, ma sempre pur nella memoria resta, e così l'uno all'altro contrappesa.
Chi altri offende, sé non sicura.
Offendere la gente è facile, ma è difficile se non impossibile migliorarla.
Di solito l'offeso ripaga con la stessa moneta.
Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve.
Se vuoi offendere un avversario, lodalo a gran voce per le qualità che gli mancano.
La più grande offesa che si possa dare ad un asino è quella di chiamarlo uomo.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
Dire noi ed intendere io è una delle offese più raffinate.
Si perdonano coloro che ci hanno offeso perché così il conto torna: un'offesa ciascuno. Ma quest'ultima è mortale.