La più grande offesa che si possa dare ad un asino è quella di chiamarlo uomo.
Colui che non sa essere all'altezza delle proprie azioni riconoscendosi, egli solo, a giudice di sé stesso, potrà magari credersi anarchico ma non lo è!
Anarchico è colui che dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha trovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo "sui margini della società" negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo.
L'anarchico, oltre ad essere il più grande ribelle ha pure il vanto di essere un Re. Il Re di sé stesso s'intende!
L'individualismo ha per fine sé stesso.
Non si pesano sulla stessa bilancia le offese che si arrecano e quelle che si subiscono.
Fare molto rumore a proposito di un'offesa ricevuta, non diminuisce il dolore, ma aumenta la vergogna.
Sono offeso da come va il mondo dalla volgarità delle masse.
Se non incontri mai qualcosa che ti offende, significa che non vivi in una società libera.
Un buon rimedio alle offese è dimenticare.
Gli uomini grossolani che si sentono offesi, sogliono prendere l'offesa nel grado più alto possibile e ne narrano la causa con parole fortemente esagerate, solo per potersi saturare ben bene del sentimento di odio e di vendetta ormai destato.
L'offesa accolla ormai all'offeso il futuro della relazione: dalla sua iniziativa dipenderà il futuro.
Se il vostro occhio destro vi offende, strappatevelo; se il vostro braccio destro vi offende, tagliatevelo. E se la vostra ragione vi offende, diventate cattolico.
Se dici qualcosa che non offende nessuno, non hai detto niente.
È si perdona per certo ogni offesa, ma sempre pur nella memoria resta, e così l'uno all'altro contrappesa.