L'offesa accolla ormai all'offeso il futuro della relazione: dalla sua iniziativa dipenderà il futuro.— Jean Laffitte
L'offesa accolla ormai all'offeso il futuro della relazione: dalla sua iniziativa dipenderà il futuro.
Il perdono divino offre un altro significato al sentimento di irreversibilità del male commesso: non toglie la possibile enormità della colpa passata, ma libera il suo autore dalla disperazione.
Il perdono non si può disinteressare di colui al quale è destinato.
Constatare che non si è dimenticato ciò che è successo non significa che non si è perdonato.
Il rancore è una passione; aggiunto alla sofferenza dell'offesa, ne accentua il carattere alienante, ipotecando insieme la possibilità dell'offerta di perdono.
Gli uomini grossolani che si sentono offesi, sogliono prendere l'offesa nel grado più alto possibile e ne narrano la causa con parole fortemente esagerate, solo per potersi saturare ben bene del sentimento di odio e di vendetta ormai destato.
Di solito l'offeso ripaga con la stessa moneta.
La lode che s'acquista in non lasciarsi offendere avanza la gloria che si guadagna vendicandosi.
Dire noi ed intendere io è una delle offese più raffinate.
Non si pesano sulla stessa bilancia le offese che si arrecano e quelle che si subiscono.
Non voler offendere nessuno, non voler ledere nessuno può essere indice sia di un modo di pensare giusto, sia di un modo di pensare pavido.
È si perdona per certo ogni offesa, ma sempre pur nella memoria resta, e così l'uno all'altro contrappesa.
Sono offeso da come va il mondo dalla volgarità delle masse.
La più grande offesa che si possa dare ad un asino è quella di chiamarlo uomo.
Sopprimi l'opinione e sopprimerai il "sono stato offeso"; sopprimi il "sono stato offeso" e sopprimerai l'offesa.