Il perdono non si può disinteressare di colui al quale è destinato.
L'offesa accolla ormai all'offeso il futuro della relazione: dalla sua iniziativa dipenderà il futuro.
Il perdono divino offre un altro significato al sentimento di irreversibilità del male commesso: non toglie la possibile enormità della colpa passata, ma libera il suo autore dalla disperazione.
Constatare che non si è dimenticato ciò che è successo non significa che non si è perdonato.
Il rancore è una passione; aggiunto alla sofferenza dell'offesa, ne accentua il carattere alienante, ipotecando insieme la possibilità dell'offerta di perdono.
Le donne ci amano per i nostri difetti. Se ne abbiamo abbastanza, ci perdonano tutto, anche la nostra intelligenza.
Il perdono. Lì c'è veramente il volto di Dio.
Dio mi perdonerà: è il suo mestiere.
Ciò che devi accettare adesso è il perdono e io ti dico che questo è la cosa più difficile da accettare e che devi farlo continuamente.
Anche se Dio non ci perdonerà noi possiamo perdonare lui. Dobbiamo dimostrare a noi stessi di essere più grandi di Dio.
Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più.
Chi sfacciatamente nega cose certe, merita meno perdono.
Per un uomo che vive senza il perdono nel cuore, vivere è punizione peggiore di morire.
Possiamo perdonare a chi ci ha offeso. Difficilmente perdoneremo a chi ci ha, sia pure una sola volta, e involontariamente fatto paura.
Perdonare sempre, ma dimenticare mai.