Sii un arcobaleno nella nuvola di qualcun altro.
Ho imparato che ogni giorno dovresti spingerti a toccare qualcuno. La gente ama una carezza affettuosa, o soltanto un amichevole pacca sulla schiena.
Il coraggio consente alla donna di successo di fallire - e di imparare potenti lezioni dal fallimento - cosicché alla fine, lei non ha fallito del tutto.
Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatti sentire.
Ho imparato che non devi affrontare la vita con dei guantoni da baseball in entrambe le mani; devi essere capace di tirare indietro qualche cosa.
La gentilezza sta alla morale come la kinesioterapia sta alla medicina: un massaggio dell'anima e dunque un modo di fare il bene tramite la dolcezza.
Visconti era generoso, sensibile, educato, tenero, ma mai «gentile». Tutto, in lui, era valutato in base al criterio dell'eleganza. La gentilezza non era elegante. A suo parere, solo la cattiveria lo era. Poteva divertirsi con chiunque come fa il gatto con il topo.
La gentilezza nelle parole crea confidenza; la gentilezza nel pensiero crea profondità; la gentilezza nel dare crea amore.
Io non conosco nessun altro segno di superiorità nell' uomo che quello di essere gentile.
Sii gentile con le persone scortesi; sono quelle che ne hanno più bisogno.
A volte le persone gentili hanno tutta l'aria di non esserlo affatto. Possono sembrare severe, rigide, o persino prepotenti. Ma dentro di loro si nascondeva un'enorme diga colma di gentilezza.
Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione.
Un gentiluomo è colui che non colpirebbe mai una donna senza togliersi il cappello.
Qualcuno ha detto che un re ha la stoffa per essere un nobile, ma non quella per essere un gentiluomo.
Diffidate delle gentilezze degli uomini. La donna che vede un uomo ai suoi piedi farà bene a non dimenticare che è proprio questa posizione che Jacques Clément trovò la più comoda per pugnalare Enrico III.