La disperazione, un vocabolo vuoto inventato dalle persone che non guardano mai le stelle.— Monique Proulx
La disperazione, un vocabolo vuoto inventato dalle persone che non guardano mai le stelle.
Dobbiamo imparare a determinare la rotta guardando le stelle e non lasciarci ingannare dalle luci incerte di navi lontane che passano.
Se le stelle apparissero una sola notte ogni mille anni, come gli uomini potrebbero credere e adorare, e serbare per molte generazioni la rimembranza della città di Dio?
Le stelle a loro volta, come torce funebri, fanno il funerale al giorno.
Si dice che quando una persona guarda le stelle è come se volesse ritrovare la propria dimensione dispersa nell'universo.
Quale per li seren tranquilli e puri discorre ad ora ad or subito foco, movendo li occhi che stavan sicuri, e pare stella che tramuti loco, se non che dalla parte ond'el s'accende nulla sen perde, ed esso dura poco.
La stella più luminosaè quella che si spegne per prima.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte.
Chi invoca le stelle e le fa star ferme come ascoltatrici trafitte di stupore? Eccomi qui, Amleto di Danimarca.
Ci sono stelle morte che brillano ancora perché la loro luce è intrappolata nel tempo.
Sopportai il dolore concentrandomi che alla fine sarei stato 5 cm più vicino alle stelle.