In fondo mi chiedo se il vero movimento del mondo non sia proprio il canto.
La funzione del gatto è di essere un totem moderno, una specie di incarnazione emblematica e protettrice del focolare, un riflesso benevolo di quello che sono gli inquilini della casa.
Lo sguardo è come una mano che tenta inutilmente di afferrare l'acqua che scorre. Sì, l'occhio percepisce ma non scruta, crede ma non interroga, recepisce ma non indaga, è privo di desiderio e non persegue nessuna crociata.
In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi.
È un enigma che sempre si rinnova: le grandi opere sono forme visive che raggiungono in noi l'evidenza di un'adeguatezza senza tempo.
Vivere, nutrirsi, riprodursi, portare a termine il compito per il quale siamo nati e morire: non ha alcun senso, è vero, ma è così che stanno le cose.
Il cantante deve convincere delle sue tesi. Contrariamente al filosofo, però, lui può farlo senza argomenti.
E cantando le sue canzoni le storie di sangue le storie d'amore anche se lui non c'è più ha lasciato al paese un po' del suo cuore.
Non sono tanto brava con le parole. E allora io chiedo che mi si dia un microfono per cantare e sarò felice.
Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento.
È vero che le cicale cantano, ma è un canto che viene da un altro mondo, è lo stridore dell'invisibile sega che sta tagliando le fondamenta di questo.
Ho sempre voluto cantare, proprio come ho sempre saputo che un giorno avrei avuto la mia nicchia negli annali della canzone.
Non credo più nella discografia, voglio cantare, fare i miei concerti, ma non sto più a pensare di incidere perché il mondo discografico non ascolta tutti gli artisti, solo alcuni.
Non sarò soddisfatta finché la gente non vorrà ascoltarmi cantare senza aver bisogno di guardarmi.
Camminavo cantando a squarciagola lungo i muri ammuffiti del convento delle Carmelitane Scalze, quando una scarpa mi raggiunse alla nuca. "Bugiarde!" gridai.
Se canti solo con la voce, prima o poi dovrai tacere. Canta con il cuore, affinché tu non debba mai tacere.