Il cantante deve convincere delle sue tesi. Contrariamente al filosofo, però, lui può farlo senza argomenti.
Ci si trascina di notte per le vie e si parla tra sé. Il dialogo alligna di giorno e risuona dei suoi traffici ignobili. Di notte si monologa. Come dei re.
Chi non sa che è stata sempre la bruttezza del mondo a dare una mano alla bellezza dell'arte! La bellezza prova che un mondo diverso era possibile. Solo che adesso non lo è più.
Dacché sai cos'è il mondo, ti diverrà più lieve vivervi. Ecco il miracolo del pessimismo.
Che non ci sia niente di peggiore del mondo, non si deve dimostrare.
C'è una barriera che impedisce a ogni uomo di essere felice per sempre: naturalmente è Dio.
Voglio parlare e cantare a dei totali estranei, questo è il mio modo di comunicare con il mondo.
Cantare è un'esperienza intima che ti rende vulnerabile.
La gente può dire che non so cantare, ma nessuno potrà mai dire che non ho cantato.
Sognare la vita, vivere un sogno, cantare per non vivere niente.
A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti, dove la gente culmina nell'eccesso del canto, a me piacciono le cose bestemmiate e leggere, e i calici di vino profondi, dove la mente esulta, livello di magico pensiero.
Se canti solo con la voce, prima o poi dovrai tacere. Canta con il cuore, affinché tu non debba mai tacere.
L'amore, ho scoperto, è come cantare. Tutti possono farlo abbastanza per soddisfare se stessi, sebbene possa non impressionare granché i propri vicini.
Se voleva far cantare gli strumenti con voce speciale, unica e non ripetibile nei secoli, doveva tagliare il legname quando cantava.
Il mio modo di cantare si concentra maggiormente nella parte superiore dell'addome: è da lì che urlo, è li che sento, è li che ogni cosa esce da me.
E' drammatico se canto ed è drammatico se smetto di cantare. Cosa devo fare?
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