La frase di Renata Tebaldi rivela una profonda consapevolezza riguardante il rapporto tra l'artista e la propria arte. Sottolinea come a volte le decisioni più importanti della vita possano essere prese in modo quasi istintivo, senza un processo cosciente di deliberazione. In questo caso specifico, Tebaldi descrive una svolta nella sua carriera musicale che ha avuto luogo non attraverso uno scatto volontario o propositamente pianificato, ma come il risultato naturale di un desiderio interiore diffuso e silenzioso. La cantante esprime la necessità del riposo dopo una lunga attività professionale intensiva senza però perdere l'interesse per le proprie passioni future. Questo passaggio rilevante nella vita artistica è descritto come un processo di autocura necessario, ma che non si preclude eventuali ritorni all’attività musicale in futuro.