La vita mi procura molte sofferenze. Quelli che non hanno mai provato niente, non possono cantare.
Non credo più nella discografia, voglio cantare, fare i miei concerti, ma non sto più a pensare di incidere perché il mondo discografico non ascolta tutti gli artisti, solo alcuni.
Egli era come un gallo che pensasse che il sole fosse sorto per sentirlo cantare.
Il cantore non può dilettarci, se egli stesso non trova delizia nel proprio canto.
La canzone è un momento di grande felicità. Non sono d'accordo con i tormenti interiori. Non servono a niente. Io voglio cantare la felicità, anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista.
Michael Bublé è un grande, mi piace. E' come me ma lui sa cantare.
Ho iniziato a cantare quando ho cominciato a parlare. Parlavo e cantavo. Mi pettinavo e cantavo. A cinque, sei anni aprivo la porta di casa e, se lì davanti c'era un gruppo di ragazzini, io mi mettevo a cantare.
Cantare in una band era fondamentale per la mia carriera, per imparare, una sorta di scuola di corsa campestre dove imparavi tutto sulla collaborazione, sull'amicizia e su come condividere i momenti difficili.
Quando senti cantare un uccellino, pensa che la sua melodia sta esprimendo la gioia della Natura. Poiché anche tu sei un figlio della Natura, pure tu puoi esprimere quella gioia!
Odio cantare. E anche ballare.
Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare, godo molto di più nell'ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare.