La frase esprime una profonda critica verso l'idea che la creatività artistica, in particolare nel campo della musica, possa essere arricchita o facilitata dall’abuso delle droghe. Billie Holiday afferma con forza e disincanto come le sostanze illegali non solo non siano necessarie per esprimere sé stessi attraverso la canzone ma addirittura ne ostacolino l'espressione autentica, rendendo chi dipende da esse incapace di produrre arte genuina. La citazione riflette una lunga esperienza personale con le conseguenze distruttive dell’abuso della droga e invita a considerare la creatività come un dono che può essere compromesso o persino perduto se non viene coltivato in modo sano.