La casa è la ricerca di un nucleo familiare, di una stabilità.
L'Italia è un paese pronto a piegarsi ai peggiori governi. È un paese dove tutto funziona male, come si sa. È un paese dove regna il disordine, il cinismo, l'incompetenza, la confusione. E tuttavia, per le strade, si sente circolare l'intelligenza, come un vivido sangue.
Il vero amore per le nostre opere conserva sempre un occhio ironico e ilare.
Ognuno si sforza sempre di indovinare cosa fanno gli altri e si tormenta sempre a immaginare la verità e si muove come un cieco nel suo mondo oscuro tastando a caso le pareti e gli oggetti.
Il nostro destino si fa riconoscere solo quando lo raccontiamo a noi stessi come se 'io' fosse un altro.
Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso.
Adorno diceva che la forma più alta di moralità è non sentirsi mai a casa, nemmeno a casa propria. Sono d'accordo. Non bisogna mai sentirsi troppo a proprio agio. Bisogna sempre essere un po' fuori posto.
La mia stanza è così piccola che quando ho infilato la chiave, ho rotto la finestra.
Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate.
La natura non è un posto da visitare ma il sentirsi a casa.
Chi non può permettersi di pagare l'affitto è in affitto. Chi può permettersi di pagare l'affitto è proprietario.
Se dentro di te, inciso sul cuore, vive il volto della persona amata, il mondo è ancora la tua casa.
Essere felici a casa è il massimo risultato dell'ambizione.
Le abitazioni dimostrano che in Italia vivono milioni di conservatori. Forse il motivo per cui manteniamo certi personaggi in parlamento è lo stesso per cui conserviamo i peluche di quand'eravamo bambini: sono spelacchiati, ma non riusciamo a farne a meno.
La "casa" rappresenta la ricchezza umana più preziosa, quella dell'incontro, quella delle relazioni tra le persone, diverse per età, per cultura e per storia, ma che vivono insieme e che insieme si aiutano a crescere.
La casa dovrebbe essere lo scrigno del tesoro del vivere.