Non c'è niente come tornare in un luogo che non è cambiato, per rendersi conto di quanto sei cambiato.— Nelson Mandela
Non c'è niente come tornare in un luogo che non è cambiato, per rendersi conto di quanto sei cambiato.
Il denaro non creerà il successo. La libertà di fare, lo farà.
La pace non è un sogno: può diventare realtà; ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare.
Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso.
Ho sviluppato una forza interiore che mi ha fatto dimenticare la povertà in cui versavo, la sofferenza, la solitudine e la frustrazione.
Il coraggio deve crescere di pari passo con il pericolo.
Oltre l'est l'alba, oltre l'ovest il mare, e tra l'est e l'ovest la sete del viaggiatore che non mi dà pace.
Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un'altra.
Viaggiare è un atto di umiltà. Chi è convinto di sapere tutto, preferisce non muoversi da casa.
Il momento più pericoloso di un viaggio in aereo è quando si prende il taxi.
L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.
Gli scrittori fanno viaggi nella vita degli altri.
Nessuno comprende quanto sia stupendo viaggiare finché ritorna a casa ed appoggia la testa sul suo solito, vecchio e familiare cuscino.
Non mi piace viaggiare. Forse perché da piccolo mio padre mi picchiava con un mappamondo.
Uno dei piaceri del viaggio è immergersi dove gli altri sono destinati a risiedere, e uscirne intatti, riempiti dell'allegria maligna di abbandonarli alla loro sorte.
Viaggiare? Per viaggiare basta esistere. Passo di giorno in giorno come di stazione in stazione, nel treno del mio corpo, o nel mio destino, affacciato sulle strade e sulle piazze, sui gesti e sui volti, sempre uguali e sempre diversi come in fondo sono i paesaggi.