Come ultimo sguardo sul mondo non è male, vero?— O-Ren Ishii
Come ultimo sguardo sul mondo non è male, vero?
Lo sguardo indifferente è un perpetuo addio.
Nel crollo fisico generalizzato cui si riduce la vecchiaia, la voce e lo sguardo portano la testimonianza dolorosamente irrefutabile della persistenza del carattere, delle aspirazioni, dei desideri, di tutto ciò che costituisce una personalità umana.
La bellezza nasce degli occhi dell'uomo, ma lo sguardo dell'uomo nasce della natura.
Vieni qui, voglio prendere il tuo sguardo!
Ascolta il passo breve delle cose - assai più breve delle tue finestre - quel respiro che esce dal tuo sguardo chiama un nome immediato: la tua donna.
Gli occhi ti dicono quello che uno è: la bocca quello che è diventato.
Mi ha guardato con dolcezza. E mi ha stretto a sé. Io ho chiuso gli occhi, perché volevo perdermi tra le sue braccia. Poi mi ha baciato sulla guancia e, in un sussurro, per non farsi sentire da nessuno, mi ha detto: «Ti voglio bene».
Lo sguardo di chi oggi guarda romanticamente al cielo, non incontra che ciminiere fumanti. Viviamo in un freddo mondo di lavoro, che impegna inesorabilmente tutto l'uomo.
Il suo era lo sguardo di un essere umano che, con la forza del silenzio, fa apparire insignificanti le parole convenzionali usate dal resto dell'umanità; era un'espressione che suscitava miriadi di pensieri nel tacito linguaggio dei cuori.
Non abbassare lo sguardo con nessuno tu puoi chiamarlo orgoglio ma è la mia idea!