Bastasse la luna per averti,bastasse il cielo per averti,una vita per amarti...e la morte per dimenticarti.
Quelli che trovano significati perversi nelle cose belle, sono corrotti senza essere piacevoli. Questo è un difetto.
Ciò che ci consola al giorno d'oggi non è il pentimento, ma il piacere. Il pentimento è completamente fuori moda.
Non vi è niente al mondo paragonabile alla devozione di una moglie. E di ciò i mariti non hanno alcuna idea.
Ognuno di noi passa la vita ricercandone il segreto. Ebbene, il segreto della vita è l'arte.
Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne potranno fare di tutto.
Nei momenti più impensati della vita si trovano le risposte più impensate. Scoprirle è così interessante che varrebbe la pena di vivere solo per questo.
Il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza.
La vita è un sogno. La vita non è quella che viviamo, ma è quella che sogniamo.
La vita senza operosità è peccato, l'operosità senza arte è brutalità.
La vita ha bisogno d'un alibi: quello dell'aldilà, quello dell'arte. Se non altro, dell'alibi della prole. A sé la vita non basta.
Un viaggio è incompiuto se ci si ferma a mezza strada o prima del punto stabilito; la vita non è incompiuta, se è virtuosa.
La vita fa presto a riformare dei vincoli che prendono il posto di quelli da cui ci si sente liberati: qualunque cosa si faccia e ovunque si vada, dei muri ci si levano intorno creati da noi, dapprima riparo e subito prigione.
Viviamo insieme in un'unica grande favola che nessuno sa cos'è.
Chi ama la vita deve forse amare il suo gioco di incastri, entusiasmarsi non solo per il viaggio verso isole lontane, ma anche per la trafila burocratica relativa al rinnovo del passaporto.
La vita è una lingua straniera: tutti gli uomini sbagliano a pronunciarla.
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