L'infanzia è una lunga carriera d'innocente spionaggio, di sorpresa di cose che non dovrebbero essere sapute.— Oscar Wilde
L'infanzia è una lunga carriera d'innocente spionaggio, di sorpresa di cose che non dovrebbero essere sapute.
Ciò che ci consola al giorno d'oggi non è il pentimento, ma il piacere. Il pentimento è completamente fuori moda.
Viviamo in un'epoca in cui la gente, così occupata a produrre, si è dimenticata di diventare intelligente.
Si dice qualche volta che la bellezza sia un pregio superficiale. E tale sia: ma in ogni modo essa è meno superficiale del pensiero.
Rincresce all'uomo ogni perdita, perfino quella dei suoi usi più perversi. Anzi sono forse quelli che egli più rimpiange. Sono una parte così essenziale della sua personalità.
I nostri proverbi dovrebbero essere rifatti. Sono stati scritti d'inverno e adesso è estate.
L'infanzia è il sale della terra. Perda il proprio sapore, e il mondo sarà in poco tempo solo putrefazione e cancrena.
La nostra conoscenza, se paragonata alla realtà, è primitiva e infantile. Eppure è il bene più grande di cui disponiamo.
L'infanzia non ha tempo. Man mano che gli anni passano bisogna conservarla e conquistarla, nonostante l'età.
Nell'infanzia di tutti i popoli, come in quella dei singoli individui, il sentimento ha sempre preceduto la riflessione ed è stato il suo primo maestro.
Per sopportare i ricordi d'infanzia di un altro, bisogna esserne innamorato.
Non è mai troppo tardi per farsi un'infanzia felice.
È vecchio ciò che si è dimenticato. E quello che non si può dimenticare, è accaduto appena ieri. L'unità di misura non è il tempo, ma il valore. E la cosa che ha in assoluto più valore, divertente o triste che sia, è l'infanzia.
Una grazia unica riposa sull'infanzia, riposa su ogni bambino.
Chiunque sia sopravvissuto alla propria infanzia, possiede informazioni sulla vita per il resto dei propri giorni.
L'infanzia è una stagione fatata. La sola di tutta una vita che non finisce mai e t'accompagna sino all'ultimo respiro.