Il ricco e il povero sono fratelli, e il fratello ricco si chiama Caino.
Il critico è colui che sa trasformare in una nuova foggia o in un materiale nuovo le impressioni da lui riportate intorno alle cose belle.
Le persone bene educate contraddicono gli altri. I saggi contraddicono sé stessi.
Il legame di ogni rapporto, sia nel matrimonio sia nell'amicizia, sta nella conversazione.
All'inizio i figli amano i genitori. Dopo un po' li giudicano. Raramente, o quasi mai, li perdonano.
Il vero artista è uno che crede profondamente in sé stesso, perché è profondamente sé stesso.
La ricchezza illumina la mediocrità.
Non ho mai conosciuto una persona che ammettesse di essere ricca o di stare dormendo: forse chi è povero o sta sveglio ha un qualche grande vantaggio di ordine morale? Perché mai sarà così?
Gode maggiormente delle ricchezze chi meno ne sente il bisogno.
Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi.
È ricco chi desidera soltanto ciò che gli fa veramente piacere.
La timidezza, fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore.
È già molto non essere corrotti dal contatto con la ricchezza; è grande chi ci vive in mezzo da povero.
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
Ricchezza non giova ai morti.
L'ambizioso deve sempre lottare contro la sue epoca con le armi dell'epoca. Nella nostra epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro dio è l'oro. Per riuscire occorre la ricchezza, quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.