Vivo nel terrore di ammalarmi di ipocondria.
Quest'estate fa così caldo che i sexy shop si sono messi a vendere i Calippo.
Lei: Lui mi piace perché ha un certo fascino esotico, una cultura sterminata, una spiccata sensibilità poetica, un'incantevole eloquenza dialettica...Lui: E tutto questo in un solo paio di mutande?
Mi sei mancata un sacco. Infatti ti ho dovuta tradire il doppio del solito.
Ah, le donne! Se non ci fossero, bisognerebbe gonfiarle.
Contrariamente a quel che crede la gente, non sono un ipocondriaco, ma un genere di pazzoide completamente diverso. Sono un allarmista.
La migliore terapia per il malato immaginario è molto semplice, ma raramente applicata. Il soggetto dovrebbe essere portato là dove la gente deve sopportare atroci sofferenze e la perdita di ogni dignità umana.
Esistono due gruppi distinti: gli ipocondriaci e gli allarmisti. Entrambi soffrono a modo loro, e le caratteristiche di un gruppo possono sovrapporsi a quelle dell'altro, ma che si sia ipocondriaci o allarmisti, oggi come oggi, è sempre meglio che essere repubblicani.
L'ipocondria è una preoccupazione immotivata per le proprie condizioni di salute, accompagnata da disturbi fisici e stati di angoscia e depressione.