Dipingo con tutte le considerazioni che sono convenienti e che il mio intelletto può capire.
Se nella vita siamo circondati dalla morte, così anche nella salute dell'intelletto siamo circondati dalla follia.
Il cuore vuole sempre la parte sua nelle operazioni dell'intelletto.
Nessuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la potenza dell'umano intelletto, nè l'altezza e nobiltà dell'uomo, che il poter l'uomo conoscere e fortemente sentire la sua piccolezza.
La vita dell'intelletto sta alla realtà come la geometria sta alla architettura.
L'intelletto trascura le considerazioni più ovvie.
La poesia guarisce le ferite inferte dall'intelletto. Consta di componenti opposte, di verità elevatrice e di illusione piacevole.
La più amena trovata dell'intellettualismo è di pigliarsela con l'intelletto.
Ci sono, tra noi, dei ciechi, dei guerci, degli strabici, dei presbiti, dei miopi, uomini dalla vista acuta o confusa, o debole o instancabile. Tutto questo è un'immagine abbastanza fedele del nostro intelletto.
Vera disciplina nelle cose dell'intelletto è una spietata intransigenza contro lo spirito di discussione. Ogni concessione fatta in nome della reciproca eguaglianza è un tradimento della verità su cui si fa prevalere la cortesia. Pensare divide.
L'uomo non è logico e la storia del suo intelletto è tutta una serie di riserve mentali e di compromessi. Egli si attacca a ciò che può delle sue vecchie convinzioni, anche se è costretto ad abbandonarne la base logica.