Abbiate il coraggio di essere felici.
L'esperienza della comunione fraterna mi conduce alla comunione con Dio. Essere uniti fra noi ci conduce ad essere uniti con Dio, ci conduce a questo legame con Dio che è nostro Padre.
Le mani che si stringono non garantiscono solo solidità ed equilibrio, ma trasmettono anche calore umano.
Solo lo Spirito può suscitare la diversità, la pluralità, la molteplicità e allo stesso tempo fare l'unità. Perché quando siamo noi a voler fare la diversità facciamo gli scismi e quando siamo noi a voler fare l'unità facciamo l'uniformità, l'omologazione.
L'amore di Dio previene, anticipa e salva. L'inizio della storia di peccato nel giardino dell'Eden si risolve nel progetto di un amore che salva.
La rivoluzione della tenerezza è ciò che oggi dobbiamo coltivare come frutto di questo anno della misericordia: la tenerezza di Dio verso ciascuno di noi. Ognuno di noi deve dire: sono uno sventurato, ma Dio mi ama così; allora anche io devo amare gli altri nello stesso modo.
I coraggiosi sono semplicemente coloro che hanno chiara la visione di ciò che gli sta dinanzi, gloria o pericolo che sia, e pur tuttavia gli corrono incontro.
L'amore è un bellissimo fiore, ma bisogna avere il coraggio di coglierlo sull'orlo di un precipizio.
Nella vita di un uomo prima o poi arriva un giorno in cui, per andare dove deve andare, se non ci sono porte né finestre, gli tocca sfondare la parete.
Chi non osa nulla, non speri in nulla.
Il coraggio non deve dar diritti per soperchiare il debole.
Dal coraggio nell'andare a cavallo vengono le prime scintille di una risoluzione crescente, che eleva l'anima ad azioni nobili.
Coraggio ce l'ho. È la paura che mi frega.
La fortuna aiuta gli audaci. Fortuna permettendo.
Quanto coraggio ci vuole per recitare nei secoli, come recitano i burroni, come recita il fiume.
Il coraggio è la capacità di resistere alla paura, di dominare la paura: non è l'assenza di paura.