Se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. È letale.
Un nemico rappresenta sempre il nostro lato debole. Può essere la paura del dolore fisico ma anche la sensazione prematura della vittoria, oppure il desidero di abbandonare il combattimento pensando che non ne valga la pena.
Quando meno ce lo aspettiamo, la vita ci pone davanti a una sfida, per provare il nostro coraggio e la nostra volontà di cambiamento. In quel momento, non serve fingere che non stia accadendo nulla, o scusarci dicendo che non siamo ancora pronti.
Quando non si può tornare indietro, bisogna soltanto preoccuparsi del modo migliore per avanzare.
Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perché ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un'altra è pensare che il tuo sia l'unico cammino.
Quando il guerriero non si sente felice davanti al tramonto, c'è qualcosa di sbagliato.
La routine, questa prefazione delle rivoluzioni.
Gli uomini cadono nella routine quando sono stanchi e fiacchi: ha tutte le apparenze dell'attività senza averne il peso.
Tutti parlano di progresso, e nessuno esce dalla routine.