L'irrilevanza non è un insulto. In una società volgare, può essere una virtù.
Noi abbiamo la nostra arroganza. Abbiamo anche la nostra inadeguatezza. La prima è una disperata invenzione della seconda.
Il potere dei soldi, tanto combattuto dalla Resistenza, non è mai stato così grande, arrogante, egoista con i suoi stessi servitori, fin nelle più alte sfere dello Stato.
La fame è insolente, dovrà essere saziata.
Era una bambina così ricca ed arrogante che a scuola parlava solo col suo compagno di Bancomat.
Nulla è così oltraggioso come le aspirazioni ambiziose della volgarità che crede di elevarsi umiliando il prossimo.
L'architetto della rovina è l'arroganza, mette le fondamenta in alto e le tegole nelle fondamenta.
Il solo idiota più grande della persona che sa tutto, è quello che discute con lui.
Il prodigo è arrogante e l'avaro è meschino. È preferibile la meschinità all'arroganza.
Ci vuole strafottenza quando si sente sparlare.
Non è un governo arrogante quello che sceglie delle priorità. E' irresponsabile quello che non riesce a sceglierle.