La religione è la matematica dei poveri di spirito.— Piergiorgio Odifreddi
La religione è la matematica dei poveri di spirito.
Tutti gli uomini nascono aristotelici o platonici, cioè razionali o irrazionali: le opinioni e le interpretazioni difficilmente interesseranno i primi, e i fatti e le dimostrazioni non convinceranno mai i secondi.
L'arte e la matematica sono solo due facce della stessa litografia.
E' l'Ordine a essere una momentanea mancanza del Disordine, in un mondo in cui quest'ultimo cresce in maniera misurabile e inesorabile attraverso l'entropia.
Le scuole dei filosofi sono come le comete: una testa brillante seguita da una coda di detriti.
Chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni.
La religione, qualunque essa sia, è la reazione totale di un uomo alla vita, quindi perché non dire che qualsiasi reazione totale alla vita è una religione?
Fiumi, stagni, laghi e corsi d'acqua, tutti hanno nomi diversi ma tutti contengono acqua. Proprio come le religioni: tutte contengono delle verità.
La (ricerca della) felicità è davvero la religione dell'individuo moderno, illusoria come tutte le religioni. È una religione senza sacerdoti, che funziona industrialmente.
Una cosa è chiedersi se una religione è vera, altra se è utile. Io sono fermamente convinto che le religioni, come sono dannose, così sono false.
Una religione è tanto vera quanto un'altra.
Nessuno che abbia senso dell'humor ha mai fondato una religione.
La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l'oppio dei popoli.
Molte persone religiose sono sospettosissime. Sembra che per motivi puramente religiosi, s'intende sull'iniquità la sappiano molto più lunga dei reprobi.
Dal momento che la religione produce effetti pubblici e politici, essa aumenta considerevolmente il suo potere di nuocere.
La persecuzione di chi la pensa diversamente è soprattutto monopolio del clero.