La religione è l'effetto placebo dell'anima.— Pino Caruso
La religione è l'effetto placebo dell'anima.
Si ammette di avere quarant'anni soltanto dopo avere superato i cinquanta.
Per un attore, l'umanità si divide in due categorie: lui e gli altri.
Come faccio ad essere sicuro della mia intelligenza se tutti gli imbecilli che conosco sono sicuri della loro.
In teatro, spesso, le cose migliori sono gli intervalli.
Facile essere intelligenti se lo si è; ma quando ci riesce un cretino... beh! ci vuole del genio.
La religione non è una funzione accanto alle altre, ma è l'orientamento, che sostiene tutte le funzioni dello spirito verso l'incondizionato.
Il mio concetto di religione è simile a quello di Lucrezio: la considero una specie di malattia, frutto della paura e fonte di indicibile sofferenza per l'umanità.
La fede ha influenzato il mio modo di dire le cose, spingendomi a scrivere cose vere in un modo più sincero, conciso e diretto; a pensare molto di più ai dettagli.
La religione non spiega nulla, complica tutto.
Tutte le religioni hanno nomi diversi, ma tutti contengono le stesse verità.
La religione è il sospiro di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito.
L'India ha due milioni di dèi e li venera tutti. In fatto di religione, tutte le altre nazioni sono povere; l'India è l'unica milionaria.
Le religioni sono come le lucciole, per splendere hanno bisogno delle tenebre.
La persecuzione di chi la pensa diversamente è soprattutto monopolio del clero.
Non serve religione a chi senta la sacralità del profano.