La moda è quella cosa che interrompe il consueto per crearne un altro.
Io non so se Dio c'è ma, se c'è, non è il Dio di nessuna religione.
Le sofferenze dicono migliorano l'uomo. Visti i risultati, proverei con la felicità.
Augurarsi e augurare che l'anno nuovo risulti migliore del precedente è consuetudine antica. E significativa. Ci dice come in tutta la storia dell'umanità non ci sia mai stato un anno così ben riuscito da chiedergli il bis.
La saggezza non ha salvato il mondo. Forse dovrà farlo la follia.
Il passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare.
La moda è quello che uno indossa. Fuori moda è quello che indossano gli altri.
La moda, dopo tutto, è soltanto un'epidemia creata ad arte.
Aspettavamo la fine dell'arte è venuta la fine della moda.
Moda. Despota che il saggio mette alla berlina, sottoponendosi tuttavia ai suoi dettami.
Una moda non è altro che un'epidemia indotta.
Quello che passa di moda entra nel costume. Quello che scompare nel costume risuscita nella moda.
Ogni generazione ride delle mode vecchie, ma segue religiosamente quelle nuove.
Non mi piacciono le fashioniste. Tutto ciò che fanno è indossare un brand. Volete diventare delle fashioniste? Facile! Spendete soldi.
Che cosa è una moda? Da un punto di vista artistico, di solito è una forma di bruttezza talmente intollerabile da doverla cambiare ogni sei mesi.
La moda riflette sempre i tempi in cui vive, anche se, quando i tempi sono banali, preferiamo dimenticarlo.