La saggezza non ha salvato il mondo. Forse dovrà farlo la follia.
Chi non sa ridere non è una persona seria.
Quando il culto prevale sulla cultura, inizia il fanatismo.
Il limite di Dio è la sua onnipotenza: qualunque cosa faccia, poteva farla meglio.
Credere in Dio, come negarlo, è presunzione assoluta.
I ladri poveri sono ladri perché sono poveri. I ladri ricchi sono ricchi perché sono ladri.
La saggezza umana insegna già molto, se insegna a tacere.
Ciò che muore per primo in noi, è l'entusiasmo, la possibilità di inebriare se stesso, di perdere la ragione; la fredda saggezza.
Nulla è più inutile, per un uomo saggio, nulla dovrebbe infastidirlo maggiormente del dedicare ad inezie e a questioni inutili più tempo di quanto ne meritino.
Molti uomini sono stati capaci di fare una cosa saggia, molti di più di farne una furba, ma pochissimi sono stati capaci di farne una generosa.
Nessun uomo è così stupido da non poter dare qualche volta un buon consiglio ad un altro, e nessun uomo è così saggio da non errare facilmente se non prende altro consiglio che non da se stesso. Colui che riceve insegnamento solo da se stesso ha uno sciocco come maestro.
Il retto pensiero è la massima virtù e la saggezza è dire e far cose vere ascoltando e seguendo l'intima natura delle cose.
La condizione ideale sarebbe, lo ammetto, che gli uomini avessero ragione per istinto; ma dato che siamo tutti soggetti a smarrirci, la cosa ragionevole da fare è imparare da quelli che possono insegnare.
Un saggio impara dagli errori degli altri, uno stolto dai propri.
Di tempo non ne abbiamo poco, ne sprechiamo tanto. L'uomo grande non permette che gli si porti via neanche un minuto del tempo che gli appartiene.
Chi è più saggio? Colui che accetta tutto o colui che ha deciso di non accettare nulla? La rassegnazione è saggezza?