Accettare un beneficio equivale a vendere la libertà.
È vissuto bene chi è potuto morire quando ha voluto.
L'avaro ha altrettanto bisogno di ciò che possiede che di quello che non possiede.
Sopporta, non criticare, ciò che non puoi cambiare.
Mentre smettiamo di pensare, spesso perdiamo la nostra opportunità.
L'atteggiamento del volto ha la sua parte di merito nella vittoria.
Il più gran frutto del bastare a sé stessi è la libertà.
La libertà è un'illusione menzognera.
Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente.
Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri.
Dove non v'è libertà non può esservi legalità.
Penso che oggi ogni uomo di coscienza debba essere disposto a battersi sì per l'altrui libertà, ma, prima di tutto, per salvaguardare la propria libertà dalla sopraffazione degli altri.
È commovente che quasi tutte le persone siano prigioniere di inutili paure. Le vediamo vivere sotto il peso di fardelli psicologici che le privano della libertà ancor più delle catene del prigioniero.
Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere e morire.
Si è liberi non quando si è senza costrizioni, che queste, in un modo o nell'altro, sono sempre presenti, ma quando non si percepiscono queste costrizioni come tali. In altre parole, si è liberi quando ci si sente liberi, quando la necessità coincide con il nostro volere.
La libertà sta di casa con la ricchezza.