È da ritenere piuttosto fortunato chi può permettersi di morire quando vuole.
A stento la divinità concede di amare ed esser saggi.
Non promettere quello che non puoi mantenere.
Sopporta, non criticare, ciò che non puoi cambiare.
Fa piacere vedere una macchia del sangue nemico.
Fare due cose alla volta equivale a non fare niente.
A frenarmi dall'ammazzare qualcuno sarebbe, prima d'ogni remora morale, l'inettitudine. Quanto a me, volessi anche ammazzarmi, mi servirebbe un liberto.
Suppongo che il suicida mentre appoggia alla tempia la canna della pistola provi per ciò che succederà l'attimo seguente quello che in quel momento provai io: un sentimento di curiosità.
Non c'è rifugio dalla confessione tranne il suicidio, e il suicidio è una confessione.
Il suicidio è inversamente proporzionale al grado di integrazione dei gruppi sociali di cui l'individuo fa parte.
Anche al più debole resta aperta un'ultima scelta...Un salto giù da questo ponte, e sono libera.
Quanto il cristianesimo abbia modificato la scienza e la morale e quindi l'arte antica, si può inferire da questo solo: il suicidio antico è virtù, il suicidio moderno è colpa: il suicida pagano è un eroe, il suicida cristiano è un codardo.
Non so se il celebre argomento epicureo (se c'è la morte non ci siamo noi e viceversa) sia perspicuo al suicida (se c'è il suicida non c'è Epicuro e viceversa) ma so per certo che non lo ha accontentato.
Il suicidio è da sempre presente, in modo più o meno significativo, in tutti i popoli e in tutte le culture.
Nessuno mai si è tolto la vita. Il suicidio è una condanna a morte della cui esecuzione il giudice incarica il condannato.
Suicidarsi! Ma si passa la vita a farlo!