- Perché, abba, calzi un paio di sandali così stretti? Hai tutti i piedi gonfi! Lo fai per penitenza?— R. Kern
- Perché, abba, calzi un paio di sandali così stretti? Hai tutti i piedi gonfi! Lo fai per penitenza?
Per indicare che la via verso la perfezione non è mai priva di ostacoli, diceva abba Isaia: Liberarsi dai difetti è come farsi togliere i denti ad uno ad uno. E l'unico che ti rimane, ti duole.
- Abba sono disperato. - L'importante è che della tua disperazione non ti faccia una poltrona su cui sederti.
Un giovane molto timido scrisse un giorno ad abba Sisoès: Reverendo abate, con questa mia ti chiedo di poter entrare nel tuo monastero. Quanto ne sarei felice! Se la tua risposta è sì, scrivimi, ti prego. Se è no, non aprire neppure questa lettera.
Un anziano, vedendo un cane, ebbe questo pensiero: Il cane ha tanti amici perché muove la coda invece della lingua.
Di fronte alla gran confusione di idee, costumi e comportamenti del suo secolo, un monaco anonimo scrisse: Se è vero, come dice la Bibbia, che il mondo ha iniziato la sua corsa a partire dal caos, mi chiedo se oggi non stia ritornando al punto di partenza.
Amore più grande non ha nessun uomo più di questo: dare la vita per i propri amici.
Chi non ha mai sacrificato il presente per un futuro migliore o una cosa personale per una più generale, può parlare di felicità come la cecità dei colori.
Il bene pubblico è fatto di un grande numero di mali privati.
È l'amore uno strano augello per giunta anche cieco, sicché nel suo nome si immolano vite e carriere, ideali e sogni di gloria, comodità e certezze.
Ho esitato un po' prima di scrivere che avrei dato volentieri la vita per un amico ... ma sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.
A chi non è capitato, almeno una volta, di sacrificare se stesso per il proprio buon nome?
Noi siamo capaci di fare molti sacrifici nelle cose grandi, ma raramente siamo capaci di sacrificare le piccole.
Un sacrificio compiuto per esigenza di onestà è la più alta gioia dello spirito.
Vivere non è accettare tutto, ma scegliere, sfrondare, sacrificare. La linfa dell'albero sale solo quando i rami sono stati potati.
Oggi più che mai lo sviluppo sacrifica le popolazioni e il loro benessere concreto e locale sull'altare del «benavere» astratto, deterritorializzato.