I furbi ingannano se stessi.
Si dorme il grande sonno senza preoccuparsi di esser morti male, di esser caduti nel letame.
Almeno la metà dei racconti gialli pubblicati, vìola la regola che la soluzione, una volta svelata, deve sembrare inevitabile.
Si è morti, si dorme il grande sonno e ci se ne fotte di certe miserie.
Il romanzo poliziesco ha prodotto peggiore letteratura che ogni altro genere di narrativa, salvo il romanzo d'amore, e probabilmente migliore letteratura che qualsiasi altra forma letteraria largamente accettata e apprezzata.
Soffiava il vento del deserto quella notte. Era uno di quei Santa Ana torridi e secchi che scendono dai passi tra le montagne e ti arricciano i capelli, ti fanno saltare i nervi, ti irritano la pelle.
I volti ingannano raramente. Si ha l'anima del proprio volto e il volto della propria anima.
Tutti gli imbroglioni della terra messi insieme sono nulla in confronto a coloro che ingannano se stessi.
Farsi ingannare una volta è scocciante, due sciocco, tre turpe.
Quando si è innamorati si comincia con l'ingannare sé stessi. E si finisce con l'ingannare gli altri. È questo che il mondo chiama una storia d'amore.
Le persone più facili da ingannare siamo noi stessi.
L'unica attrattiva del matrimonio è quella di rendere una vita di inganni assolutamente necessaria per ciascuna delle parti.
Piuttosto che avere successo con l'inganno, fallisci con onore.
È sempre la storia di Socrate, di Cristo e di Colombo! Ed il mondo rimane sempre preda delle miserabili nullità che lo sanno ingannare.
La poesia sana le ferite inferte dall'intelletto. Essa è appunto formata da elementi contrastanti - da una verità sublime e da un piacevole inganno.
Non possiamo ingannare la morte ma possiamo farle fare così tanta fatica che quando arriverà a prenderci saprà di avere ottenuto una vittoria altrettanto perfetta della nostra.