Chi si sposa, capirà; chi non si sposa, ha già capito.— Roberto Gervaso
Chi si sposa, capirà; chi non si sposa, ha già capito.
La felicità dura poco anche per non distrarre l'uomo dalla sofferenza, senza la quale non progredirebbe.
Il radical-chic si struscia a destra, ammiccando a sinistra.
Chi è sempre se stesso, o è un uomo di carattere o è un uomo senza fantasia.
Rimpiangiamo il passato anche perché lo ricordiamo male.
La bellezza si vede. Il fascino si sente.
Ogni matrimonio è un appuntamento al buio che ci spinge a domandarci che alternativa c'è a un appuntamento al buio.
È il crescere del senso morale nelle donne che fa del matrimonio un'istituzione così unilateralmente senza speranza.
Un matrimonio felice è una lunga conversazione che sembra sempre troppo breve.
La Chiesa e tutti i cattolici hanno l'obbligo di difendere il sacramento indissolubile del matrimonio. Noi dobbiamo batterci, con estrema risolutezza contro qualsiasi ingerenza dello Stato nel matrimonio cattolico. Il suo eventuale scioglimento non può essere che competenza esclusiva della Chiesa.
Il matrimonio è come la morte: pochi ci arrivano preparati.
Il matrimonio è come una trappola per topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli altri ci girano intorno per entrarvi.
La lunghezza di un matrimonio è inversamente proporzionale ai soldi spesi per le nozze.
Matrimonio: La Divina Commedia al contrario: prima il Paradiso, poi il Purgatorio ed infine l'Inferno.
È curioso: nel gioco del matrimonio le mogli detengono tutti gli onori e invariabilmente perdono ogni singola malia.
Il matrimonio per un uomo non è il legarsi a una donna: è il separarsi da tutte le altre.