Marilyn Monroe esprime qui una profonda riflessione sul concetto di felicità e le aspettative che si possono nutrire in merito al legame coniugale. La frase evidenzia come la celebre attrice non abbia mai considerato il matrimonio come un prerequisito automatico per raggiungere uno stato di benessere emotivo, ma piuttosto lo veda come una speranza o forse addirittura come l'ultima spiaggia. Questa affermazione sottolinea la complessità dell'affetto e del legame coniugale, mettendo in risalto che le aspettività romantiche non sono sempre garantite dalla semplice unione formale di due persone. La citazione invita quindi il lettore ad esaminare i propri desideri e speranze riguardo al matrimonio ed alla felicità personale, suggerendo una maggiore consapevolezza dei veri fattori che contribuiscono a un'esistenza soddisfacente.