Se già hai l'amore, che te ne fai del matrimonio?
Se parlate davvero per dire, imparerete a tacere un po' di tutto.
Conosco dell'amore solo i lati peggiori: il distacco da un incontro mai stato.
Una madre fa tutto per il figlio, ma non deve fare anche il figlio e la parte del figlio.
Si è liberi veramente quando ci si può suicidare senza arrecare danno o dolore o rimpianto a nessuno: la libertà è la forma intermedia della solitudine, il suicidio la forma estrema dell'unica compagnia che ti è rimasta.
Tutto è un modo di interpretare una realtà che non c'è più: si interpreta non la realtà ma la realtà ideale secondo un potere, ed è questo che è molto deludente.
Dobbiamo sposare soltanto donne belle se vogliamo che qualcuno ce ne liberi.
Il paganesimo aveva un dio per l'amore ma non per il matrimonio; il cristianesimo ha, oserei dire, un dio per il matrimonio ma non per l'amore.
Matrimonio: guerra e necessità; celibato: pace e prosperità.
Pochi ci muoiono, molti ci vivono.
Del matrimonio non mi posso lamentare, almeno fino adesso, facendo le corna.
Si è mal disposti al matrimonio quando non si possiede la stoffa di un despota o di uno schiavo.
Preferisco andare a un funerale che a un matrimonio.
Come molti sperimentano quotidianamente nella vita di coppia, le dichiarazioni di astio superano spesso quelle di amore: tra moglie e marito c'è più volersi male che non volersi bene.
Il cielo sa quello che vuole, e quando un matrimonio non è scritto nel suo libro, abbiamo voglia, noi poveretti, di scrivere i nostri nomi l'uno accanto all'altro nel libro della parrocchia... il matrimonio rimane sulla carta!
Chi non sa contare fino a tre, lo impara nel matrimonio.
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