Se uno ha stile o meno, lo si riconosce subito. Il tappeto dev'essere sempre intonato alle palpebre.— Salvador Dalí
Se uno ha stile o meno, lo si riconosce subito. Il tappeto dev'essere sempre intonato alle palpebre.
La gelosia degli altri pittori è stata sempre il termometro del mio successo.
Si dice che quando una persona guarda le stelle è come se volesse ritrovare la propria dimensione dispersa nell'universo.
Ogni mattina mi sveglio e, guardandomi allo specchio, provo sempre lo stesso ed immenso piacere: quello di essere Salvador Dalì.
Il disegno è la sincerità nell'arte. Non ci sono possibilità di imbrogliare. O è bello o è brutto.
Più di tutto mi ricordo il futuro.
Sostengo che le idee sono eventi. È più difficile renderle interessanti, lo so, ma se non ci si riesce, la colpa è dello stile.
La musica e la vita sono solo questioni di stile.
Più stili ci sono meglio è: va bene anche Alba Parietti che si mette in minigonna e poi parla della Resistenza.
Lo stile è l'uomo.
Quest'anno va di moda lo stile cow boy. Sai ti ci vedrei perché già sei pistola di tuo.
La moda passa, lo stile resta.
Tanta gente urla la verità, ma senza stile è inutile, non serve.
Scrivere presuppone ogni volta la scelta d'un atteggiamento psicologico, d'un rapporto col mondo, d'un'impostazione di voce, d'un insieme omogeneo di mezzi linguistici e di dati dell'esperienza e di fantasmi dell'immaginazione, insomma di uno stile.
Il mio stile preferito è quello dello straccione.
Nelle questioni di grave importanza, l'essenziale è lo stile, non la sincerità.