Hollywood è orientata verso l'idiozia adolescenziale.
La cosa divertente del cosiddetto successo è che comporta un vuoto terribile.
Sul palco non si è per nulla limitati perché si è liberi nel linguaggio: il linguaggio è la fonte della fantasia. Si può viaggiare più lontano con il linguaggio a teatro più che in qualsiasi film.
Una certa conflittualità con l'adolescente, specie in alcune problematiche esistenziali, può, dunque, risultare inevitabile: il problema vero, perciò, non è quello di evitarla a qualunque prezzo.
Adolescenza: la più delicata delle transizioni.
In fin dei conti, gli adolescenti credono di diventare adulti scimmiottando adulti rimasti bambini che fuggono davanti alla vita.
Ormai è una parte di me, non lo vivo come un ostacolo. Ho deciso di parlarne solo per spronare gli adolescenti a sognare in grande, a osare come ho fatto io.
Fanciullezza venti anni, adolescenza venti, giovinezza venti, vecchiaia venti.
Le adolescenze troppo caste fanno le vecchiaie dissolute.
Penso che a una certa età, diciamo intorno ai quindici o sedici anni, la poesia è come la masturbazione. Ma più tardi nella vita i buoni poeti bruciano le loro prime poesie, e i cattivi poeti le pubblicano. Per fortuna ho rinunciato piuttosto rapidamente.
L'adolescenza mi illuse, la gioventù mi traviò, ma la vecchiaia mi ha corretto e con l'esperienza mi ha messo bene in testa che era vero quel che avevo letto tanto tempo prima; che i godimenti dell'adolescenza sono vanità.
Adolescente: colui che sta lentamente guarendo dall'infanzia.
Una baby-sitter è un adolescente che si comporta come un adulto, mentre gli adulti sono fuori e si comportano come adolescenti.