Corro come un negro per vivere come un bianco.— Samuel Eto'o
Corro come un negro per vivere come un bianco.
Da bambino il mio unico desiderio era giocare a calcio e che i miei genitori potessero vedermi in tv. Quel che è venuto dopo, la fama, il denaro, i trofei... tutto fantastico ma non paragonabile alla prima volta che mio papà mi ha visto in televisione.
Io sono un cantante che ha spaccato a metà la critica: quelli che mi volevano bene dicevano che ero il Ray Charles bianco, mentre quelli che mi volevano male dicevano che ero il Toto Cutugno nero.
Il futuro è un libro ancora da scrivere di che cosa parli e per quante pagine a nessuno è dato saperlo però vorrei che questo foglio bianco raccontasse di noi.
È pur sempre la Juventus e contro i bianconeri non esistono partite facili.
Sono stato in America... mostravano immagini e continuavano a dirmi che Dio era bianco. Dissi a me stesso: che posto infernale, l'unica cosa che potrei essere qui è uno schiavo.
Non ti lascerò sola in questo bianco e nero.
Ho sognato una donna, bella e avvenente, tutta vestita di bianco, che mi si è avvicinata e mi ha detto: «Socrate, fra tre giorni, tu sarai nei felici campi di Ftia.»
Era come essere su un altro pianeta: il pianeta Monrovia. Dalla temperatura era ovviamente un pianeta vicino al sole. Di rado vedevo un altro uomo bianco. Non uscivo mai dalla città da solo, era l'anticamera dell'inferno, non volevo neanche dare uno sguardo.
La persona istruita non sa dire se un oggetto è nero o bianco, tondo o quadrato, ma sa a menadito le leggi dell'ottica e le regole della prospettiva. Conosce le cose di cui parla, come un cieco i colori.
Guarda quella indefinita tonalità di bianco; la raffinata consistenza della carta... oh mio Dio, ha persino una filigrana.
Amo gli scenari, ma non amo né il bianco né il nero: è nel grigio che si trova più verità possibile.