È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature.— Sandro Pertini
È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature.
Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L'uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla.
Bisogna che il governo si adoperi per trovare sorgenti di lavoro, per fare in modo che tutti gli italiani abbiano una occupazione. Questo è quello che deve fare il governo, questo è quello che deve fare il parlamento.
Non può esserci libertà senza giustizia sociale e non può esserci giustizia sociale senza libertà.
Questa democrazia l'abbiamo conquistata col sangue e la galera. Non possiamo correre il rischio di perdere la libertà per colpa di chi la usa per rubare.
Gli affamati ed i disoccupati sono il materiale con il quale si edificano le dittature.
La democrazia finché dura è più sanguinosa dell'aristocrazia o della monarchia.
La tragedia delle democrazie moderne è che non sono ancora riuscite a realizzare la democrazia.
Così come non vorrei essere uno schiavo, così non vorrei essere un padrone. Questo esprime la mia idea di democrazia.
Il confine tra una democrazia partecipata e una democrazia autoritaria è molto labile.
La democrazia ha origine nell'idea che coloro che sono eguali sotto un qualsiasi rispetto sono eguali sotto tutti i rispetti; essendo egualmente liberi, gli uomini pretendono di essere assolutamente eguali.
Il gran vantaggio di un governo democratico è che il merito, sostenuto dalle amicizie influenti, ha quasi la certezza di trovare la sua giusta ricompensa.
In una democrazia il dissenso è un atto di fede. Come per una medicina, la prova della validità non è nel suo sapore, ma nei suoi effetti.
L'inclinazione dell'uomo verso la giustizia rende la democrazia possibile, ma l'inclinazione dell'uomo verso l'ingiustizia rende la democrazia necessaria.
La democrazia, se non ha un orizzonte su cui fondarsi e non ha dei protagonisti che si riferiscano a dei parametri etici, perde di vista il bene comune.
La vera cifra del cittadino democratico non è il rispetto dell'autorità, che disprezza ma teme, o della legge, che appena può disattende, ma il servilismo.