L'occhio della donna è un dardo per i giovani.
Il mio sguardo si stupisce, si inchina, il mio cuore chiude tutti i suoi cancelli, per meditare di nascosto sul miracolo. Sei tanto bella.
Attendeva paziente, quasi allegra, senza nessuna ansia, mentre i ricordi cedevano il posto a speranze e progetti. Speranze e progetti talmente complessi che non vedeva nemmeno più i cuscini bianchi su cui fissava lo sguardo, né si ricordava di cosa fosse in attesa.
Voglio rivedere negli occhi dei giovani la luce dell'animale da preda.
Io non mi dichiarai mai a voce: ma, se gli sguardi hanno un linguaggio, anche il più autentico imbecille avrebbe potuto accorgersi che ne ero innamorato cotto.
Bel colpo d'occhio, come disse il padre quando tagliò la testa al bambino per curarlo dalla guardatura losca.
Tu lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco e non ce la fa più. E d'un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno - uno sguardo umano - ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice.
La donna crede irresistibile lo sguardo languido, ma se la stessa cosa del ridere pensasse, certo, sarebbe tutta sorrisi.
Può per noi avere luogo un miracolo più grande del guardarsi direttamente negli occhi per un istante?
- Come ci riesci?- Cosa?- A guardarmi come se non mi avessi vista tutti i giorni per tredici anni?
Il mondo chiama onesta la donna che con gli ornamenti della persona ad arte vestita, ad arte ignuda, con gli atti, gli sguardi, le parole accennanti ad amore, s'ingegna di suscitare quanti può desiderii, ma non degna saziarli perché i desiderii suoi sono altrove.