Sono molto gelosa dell'intimità, della solidità e dell'intesa del mio matrimonio.— Serena Autieri
Sono molto gelosa dell'intimità, della solidità e dell'intesa del mio matrimonio.
Preferisco essere serena. Perché è lo stato d'animo in cui ti accorgi di tutto quello che vivi: adrenalina, ansia, intimità, piacere, dolore. La felicità dura poco e stordisce. Io voglio vivermi tutto fino in fondo.
Intimità vuol dire mettersi nella pelle dell'altro senza smarrire il senso della propria identità. Vuole dire ricevere l'altro nel proprio territorio intimo senza sentirsi invasi o contaminati.
Succede. Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede. Mica per altro che vivere è un mestiere gramo. Tocca rassegnarsi. Non ha gratitudine, la vita, se capite cosa voglio dire.
Ogni più piccola azione quotidiana forma o deforma il carattere e, per conseguenza, ciò che si è compiuto nel segreto della propria intimità si sarà poi costretti a proclamarlo al mondo intero.
L'abbattimento delle barriere dell'intimità è la morte della sensualità.
Tra viaggiatori succede, ci si raccontano cose anche intime, tanto non ci si rivedrà mai più.
Vivi con gli dei. Perché infatti vive con gli dei chi costantemente mostra loro di essere intimamente soddisfatto di ciò che gli hanno assegnato.
Lui mi sveglia per vedere il tramonto. È una spettacolare vampata gialla e arancione dietro il profilo dei grattacieli di Capitol City.
L'opposto di solitudine non è stare insieme. È stare in intimità.
Nulla è più triste che il trovarsi in una casa dove le persone e le cose che dovrebbero essere le più intime ci sono quasi sconosciute.
Tutto all'Inter è in odore di romanzesco, di eccessivamente emotivo, in un clima eccitato e ipercritico che in fondo rassomiglia poco al pragmatismo settentrionale e ha qualche cosa di intimamente meridionale.