Le fantasie che si convertono in sintomi in nessun'altra nevrosi sono evidenti come nell'isteria.— Sigmund Freud
Le fantasie che si convertono in sintomi in nessun'altra nevrosi sono evidenti come nell'isteria.
L'effetto di un motto di spirito nasce dalla confusione seguita dall'illuminazione.
La battuta di spirito è in un certo senso il contributo pagato dalla comicità alla sfera dell'inconscio.
Nel complesso di Edipo si ritrovano i principi insieme della religione, della morale, della società e dell'arte, e ciò in piena conformità coi dati della psicoanalisi che vede in questo complesso la sostanza di tutte le nevrosi, per ciò che della loro natura siamo finora riusciti a penetrare.
La religione è un'illusione che trae la sua forza dalla condiscendenza ai nostri moti pulsionali di desiderio.
La creatività è un tentativo di risolvere un conflitto generato da pulsioni istintive biologiche non scaricate, perciò i desideri insoddisfatti sono la forza motrice della fantasia ed alimentano i sogni notturni e quelli a occhi aperti.
Una catena ininterrotta corre tra le nevrosi in tutte le loro manifestazioni e la normalità. Dopo tutto, direbbe a ragione Moebius, siamo un po' tutti degli isterici.
L'isteria è impossibile senza un pubblico. Farsi prendere dal panico da soli è come ridere da soli in una stanza vuota. Uno si sente veramente stupido.
Una persona dev'essere semplice anche nella sua tristezza, altrimenti la sua è soltanto isteria.
L'umanità è diventata isterica nel Medioevo perché ha malamente represso le impressioni sessuali della sua adolescenza greca.
Potremmo azzardarci ad affermare che l'isteria è la caricatura di una creazione artistica, che la nevrosi ossessiva è la caricatura di una religione, che il delirio paranoico è la caricatura di un sistema filosofico.