Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità.
La civiltà domina dunque il pericoloso desiderio di aggressione dell'individuo, infiacchendolo, disarmandolo e facendolo sorvegliare da una istanza nel suo interno, come da una guarnigione nella città conquistata.
Non credo che i nostri successi terapeutici possano competere con quelli di Lourdes; le persone che credono ai miracoli della Santa Vergine sono molto più numerose di quelle che credono all'esistenza dell'inconscio.
La scienza non è un'illusione. Ma sarebbe illusione credere di poter trovare altrove quello che essa non può darci.
La domanda circa lo scopo della vita umana è stata posta innumerevoli volte; non ha ancora mai trovato una risposta soddisfacente, forse non la consente nemmeno.
Si ricorre al motto tendenzioso con speciale predilezione per poter aggredire e criticare persone altolocate che pretendono di esercitare un'autorità. In questi casi il motto è una ribellione contro questa autorità, una liberazione dall'oppressione che essa esercita.
Oggi è raro incontrare persone che credano di possedere la verità; ci confrontiamo invece costantemente con quelli che sono sicuri di avere ragione.
L'accondiscendenza partorisce amici, la verità odio.
S'imparano più verità ascoltando una rumorosa discussione in una birreria, che assistendo a una seduta alla Camera dei Comuni.
In natura la verità è sempre assai più bella di tutto ciò che i nostri poeti, gli unici autentici maghi, possono anche soltanto immaginare.
Bisogna dire la verità, almeno qualche volta, tanto per essere creduti il giorno in cui mentiremo.
Una verità cessa di essere vera quando è creduta da più di una persona.
Ogni uomo è pienamente convinto dell'esistenza della verità, altrimenti non farebbe alcuna domanda.
Verità. Una cosa che alcune persone odiano per lo stesso motivo per cui le donne odiano la bilancia.
Tutti possono dire la verità, ma solo pochi possono comporre epigrammi.
La verità riesce ad imporsi solo nella misura in cui noi la imponiamo.