La verità sulle intenzioni di un uomo non si apprende chiedendogliela.— Marcel Proust
La verità sulle intenzioni di un uomo non si apprende chiedendogliela.
Ma proprio, a volte, nel momento in cui tutto sembra perduto giunge l'avvertimento che può salvarci.
Per molto tempo sono andato a dormire presto. A volte, appena spenta la candela, i miei occhi si chiudevano così subitamente che non avevo nemmeno il tempo di dirmi: «Mi addormento» e, mezz'ora dopo, il pensiero che era tempo di cercare il sonno mi svegliava.
Guariamo dalla sofferenza solo provandola appieno.
Tutte le decisioni definitive sono prese in uno stato d'animo che non è destinato a durare.
Quell'agente patogeno, mille volte più virulento di tutti i microbi, l'idea di essere malati.
La logica ha già fatto notare che, se non c'è nessuna verità, neppure questa può essere la verità.
Se conoscessimo la verità, la vedremmo.
Nell'ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla.
Finché tu credi alla verità, tu non credi a te stesso e sei un servo, un uomo religioso. Tu solo sei la verità o, piuttosto, tu sei più della verità, la quale senza di te non è proprio niente.
La verità non diventa efficace che quando si trasforma in sentimento, e non acquista tutto quanto il proprio valore, se nonsi avvera tra gli uomini in forma di fatto.
Il rapporto con la verità divide gli uomini perché di fronte ad essa ogni individuo deve essere solo e perdere in qualche modo di vista quel che fanno gli altri. Non guardava in questa direzione Gesù, quando diceva di esser venuto a portare la spada?
È l'uomo che rende grande la verità, non la verità l'uomo.
Troppa verità è cruda.
Critica te stesso; ti abituerai a dire e ad ascoltare la verità.
Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi.