La verità sulle intenzioni di un uomo non si apprende chiedendogliela.
Non vi sono che due classi di esseri: i magnanimi e gli altri.
Se sognare un poco è pericoloso, la sua cura non è sognare meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.
L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi.
Riceviamo dalla nostra famiglia così le idee di cui viviamo come la malattia di cui moriremo.
Gli interessi della nostra vita sono così molteplici, che non di rado, in una stessa circostanza, le basi di una felicità che ancora non esiste sono piantati accanto all'aggravarsi di un dispiacere di cui stiamo soffrendo.
La verità è come il cauterio del chirurgo: brucia, ma risana.
Nove volte su dieci, nelle arti come nella vita, non c'è nessuna verità da scoprire; c'è solo un errore da denunciare.
Raramente si dicono verità che meritino di essere dette. Bisognerebbe scegliere le verità con la stessa cura con cui si scelgono le menzogne, e scegliere le nostre virtù con quella stessa cura che dedichiamo alla scelta dei nostri nemici.
Un uomo può essere trascinato alla passione con l'inganno, ma guidato alla verità soltanto con la ragione.
Ma che sono alla fin fine le verità dell'uomo? Sono gli errori inconfutabili dell'uomo.
Se esistesse una sola verità non si dipingerebbero cento tele diverse sullo stesso tema.
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
La verità ai più non piace, come lo specchio alle persone brutte.
La verità è la cosa più preziosa che abbiamo. Economizziamola.
Il ripudio delle nostre stesse parole è il più grande sacrificio che ci viene richiesto dalla verità.