Mia madre mi ha insegnato che il sesso è una cosa sporca. E io lo adoro perché è una cosa sporca.
È sporco il sesso? Solo se è fatto bene.
Ciò che tiene insieme il mondo, ho imparato a mie spese, è il rapporto sessuale.
Il sesso è una droga molto pesante: dà forte assuefazione e una tipica crisi di astinenza, nota come «delusione d'amore».
Un uomo non avrebbe i due terzi dei problemi che ha se non continuasse a cercare una donna da scopare. È il sesso a sconvolgere le nostre vite, solitamente ordinate.
Di quale libertà godrebbero uomini e donne, se non fossero continuamente turlupinati e resi schiavi e tormentati dal sesso! Il solo inconveniente di questa libertà è che uno allora non è più un essere umano. È un mostro.
Non conviene fare sesso. Dura poco, si fa una gran fatica e la posizione è ridicola.
La sessualità è il tarlo del legno. Ma il sesso non è nell'organo: è nel pensiero, nella creatività. Il coito è solo il momento più banale.
Il sesso è un incidente: ciò che ne riceviamo è momentaneo e casuale; noi miriamo a qualcosa di più riposto e misterioso di cui il sesso è solo un segno, un simbolo.
È un dono di Dio, la sessualità.
Le figlie di questo mondo vengono sposate e si sposano, la figlia del regno dei cieli si astiene invece dai piaceri della carne.