Il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.— Carmelo Bene
Il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.
La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto.
È la folla come fallo, è l'errore di massa. Non l'erranza. È finita quell'erranza, il nomadismo, il pensiero. Dove c'è qualità si muore. Si tocca il filo rosso. Crepi. È cortocircuito.
È decorazione l'arte, è volontà di esprimersi.
Il mio epitaffio potrebbe essere quel passaggio di Sade: mi ostino a vivere perché "Anche da morto io continui a essere la causa di un disordine qualsiasi".
Se il sesso è troppo personale, perché ci aspettiamo di farlo con qualcun altro?
Il sesso? Mannò, ormai lo fanno solo i portoricani.
Ciò che tiene insieme il mondo, ho imparato a mie spese, è il rapporto sessuale.
La stessa copula è appena un contatto, un contatto di sfregamento ravvicinato, ma non una penetrazione reale, almeno di un corpo da parte di un altro corpo.
E' fascismo anche l'esibizione del sesso.
In America il sesso è un'ossessione; nelle altri parti del mondo è un fatto normale.
Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.
Subito dopo essere vivi, la fatica più grossa è fare del sesso.
Non conviene fare sesso. Dura poco, si fa una gran fatica e la posizione è ridicola.
Ci sono cose migliori e cose peggiori del sesso, ma niente altro è veramente la stessa cosa.