E con le budella dell'ultimo prete stringeremo la gola all'ultimo re.— Sylvain Maréchal
E con le budella dell'ultimo prete stringeremo la gola all'ultimo re.
Il Sacerdote è un sacramento di Gesù Cristo. È il supplemento nel quale Cristo compie ciò che manca alla sua religione come compiva in S. Paolo ciò che mancava alle sue sofferenze.
Fintantoché il prete sarà ancora ritenuto una specie superiore di uomo, questo negatore, calunniatore, avvelenatore per professione della vita, non ci sarà risposta alla domanda: che cos'è verità?
È interessante notare come gli ex comunisti siano facilmente riconoscibili. Formano una categoria a sé, come un tempo i preti e gli ufficiali dopo aver lasciato i loro ruoli.
A chi non ha patria non istà bene l'essere sacerdote, né padre.
Penso che nessuno di noi sarebbe diventato sacerdote se non avesse conosciuto sacerdoti convincenti nei quali ardeva il fuoco dell'amore di Cristo.
Lassate predicar i preti*pazzi, c'hanno troppe bugie e poco vero.
Il sacerdote mi pare la figura più indicata a parlare della morte: lui sa che non è un argomento di disperazione.
Uno spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: «A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?». «A Dio», rispose il prete. «Allora, ritirati, uomo».
L'orazione al sacerdote è come l'acqua al pesce, l'aria all'uccello, la fonte al cervo.
Dio, padre dell'umanità intiera, vuol tutti gli uomini fratelli e felici. I preti dividono gli uomini in cento sette diverse, che reciprocamente si maledicono.