L'essere lontano mi faceva sentire a casa.— Tiziano Terzani
L'essere lontano mi faceva sentire a casa.
I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla.
Nei paesi buddhisti niente è mai terribilmente riprovevole, nessuno ti rinfaccia mai qualcosa, nessuno ti fa mai una predica o cerca di darti una lezione. Per questo sono piacevolissimi e fanno sentire a loro agio tanti giovani viaggiatori occidentali, in cerca appunto di libertà.
Tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, si crede, dal libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che è innanzitutto il tuo istinto, e poi da qualcosa che gli indiani chiamano il karma accumulato fino ad allora.
Queste sono state le prime grandi emozioni della mia infanzia, l'umiliazione di dover andare al Monte di Pietà, il senso di questa mia famiglia carina, meravigliosa con me, ma in fondo debole, vulnerabile.
Ogni sera d'estate tutte le altre donne portavano giù le seggioline impagliate, si sedevano e guardavano i ragazzi come noi, i bambini che giocavano a nascondino o a zoppino sul lastrico della strada.
Non è necessario essere una stanza o una casa per essere stregata. Il cervello ha corridoi che vanno oltre gli spazi materiali.
La meraviglia di una casa non sta nel fatto che vi ripara e vi riscalda, né nel fatto che ne possediate i muri. Ma bensì nel fatto che essa ha lentamente deposto dentro di noi provviste di dolcezza.
La mia casa è talmente piccola che appena entrati si è già usciti.
Il mio spirito irrequieto e vagabondo non mi avrebbe permesso di rimanere a casa molto a lungo.
La casa è quel posto dove, quando ci andate, vi accolgono sempre.
Il mio studio è l'unico luogo in cui quando sono solo sono del tutto me stesso, che per questa ragione è una stanza sacra nella quale porto pochissime persone.
Casa è guardare la luna che sorge sul deserto e avere qualcuno da chiamare alla finestra, a guardarla insieme con te. Casa è dove puoi ballare con qualcuno, e la danza è vita.
Mia moglie e mio figlio sono di statura normale, quindi non voglio alterare la mia casa, anche perché se decidessimo di venderla un giorno il prezzo ci sarebbe sfavorevole.
Alla fine, i viaggiatori abituali, scoprono la loro casa.
Avevo tre sedie nella mia casa; una per la solitudine, due per l'amicizia, e tre per la compagnia.