"Ma": la terribile parola della disperazione.— Tommaso Landolfi
"Ma": la terribile parola della disperazione.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
Il diritto divino era pure un'idea: come potrebbe esserlo la sovranità popolare, che nel migliore dei casi è dell'ordine delle volgari necessità? Necessità non fa idea.
Un nome qualunque non esiste, per così dire non si dà in natura: ogni nome reca una certa carica di destino.
Ho pure opposto il principio della personalità, la sua indipendenza davanti a ogni ordine sociale, davanti a ogni governo, davanti a ogni ambiente esteriore. Ciò significa che ho difeso lo spirito e quanto ad esso si riferisce.
Quando la disperazione più nera e lo scoramento vengono scalzati dalla percezione lancinante dell'orrore, in nostro soccorso sopraggiunge l'oppio assurdo dell'ottimismo.
La disperazione è una forma superiore di critica; per ora noi la chiameremo Felicità.
Senza amore di sé neppure l'amore per gli altri è possibile.
Il disperare aggrava non soltanto la nostra miseria ma anche la nostra debolezza.
Nella tempesta più forte, c'è sempre un uccello per rassicurarci. È l'uccello sconosciuto. Canta prima di volare.
Disperazione è il risultato di ogni serio tentativo di comprendere e giustificare la vita umana.
Tutto era diventato nuovamente completamente realistico, e cioè completamente senza speranza.
Quando il dolore si trasforma in disperazione l'educatore deve offrire la sua capacità di ascolto, il suo conforto, la sua parola. Esserci.
Il contrario della speranza è la disperazione, la resa totale. L'unico peccato per il quale non c'è perdono, né in terra né in cielo.
Ché non c'è mai disperazione senza un po' di speranza.