Quando ci si dice "io non sono pittore" è allora che bisogna dipingere.
Le grandi cose non vengono fatte per impulso, ma da una serie di piccole cose messe insieme.
Non vivo per me, ma per la generazione che verrà.
Non sono avventuriero per scelta, ma per destino.
Io sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.
Cos'è disegnare? Come ci si arriva? È l'atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può.
Così il pennello sta alle mie dita come l'archetto al violino, e assolutamente per mio piacere.
Puoi bere le immagini con i tuoi occhi.
La più grande ragione del dipingere è che non c'è ragione di dipingere.
Nella pittura devi dare l'idea della verità per mezzo del falso.
Io non dipingo cose, ma soltanto i rapporti che le collegano.
La pittura proviene da un luogo dove le parole non si possono esprimere.
Il denaro ha perso la sua qualità narrativa, come è accaduto alla pittura tanto tempo fa. Il denaro parla a se stesso.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico.
Se il pittore non disprezza la pittura, paventi di fare una tela che valga più di lui.