La dolce misericordia è il vero segno della nobiltà.— William Shakespeare
La dolce misericordia è il vero segno della nobiltà.
Ciò che brami ardentemente tu vorresti ottenerlo santamente: non vuoi barare, ma accetteresti di vincere con l'inganno.
Spesso dalle intenzioni sue l'uomo è sviato. Tutti i nostri propositi dipendono dalla memoria: se nascendo quindi sono robusti, poi si indeboliscono. Acerbo il frutto sta ben saldo al ramo; maturo, da sé cade, senza scuoterlo.
Non essere un debitore né un creditore, perché il prestito spesso perde se stesso e l'amico, e il prendere a prestito smussa il filo dell'economia. Questo sopra tutto: sii fedele a te stesso e deve seguirne, come la notte al giorno, che tu non puoi essere falso con nessun uomo.
Solo i difetti dei ricchi sembrano virtù.
L'oro, seduttore di santi.
Nel passato le persone nascevano nobili. Oggigiorno la nobiltà deriva dalle proprie azioni.
È un gran vantaggio la nobiltà, perché a partire dai diciotto anni mette un uomo sul candeliere, lo rende conosciuto, rispettato: cose che un altro potrebbe ottenere con i suoi meriti solo a cinquant'anni. Sono trent'anni guadagnati senza fatica.
La nobiltà e l'onore sono soltanto nell'otium e nel bellum.
Un nobile degenerato, o chiunque sia orgoglioso della sua nascita, è come una rapa, che soltanto sottoterra ha qualcosa di buono.
Non c'è niente di nobile nell'essere superiore a qualcun altro. La vera nobiltà consiste nell'essere superiore al te stesso precedente.
Grazia, spirito, coraggio, modestia, nobiltà di sangue, buon senso, tutte bellissime cose; ma che giovano questi doni della Provvidenza, se non si trova un compare o una comare, oppure, come si dice oggi, un buon diavolo che ci porti?
Lasciate che vi dica una cosa. Non c'è nobiltà nella povertà. Sono stato un uomo povero, e sono stato un uomo ricco. E scelgo di essere ricco tutta la vita, dannazione!
La nobiltà è davvero un gran vantaggio se mette in condizione un uomo di diciotto anni di essere conosciuto e rispettato come un altro potrebbe esserlo solo a cinquanta. Trent'anni guadagnati senza fatica.
Gli uomini, così i singoli come la umana società, e il loro bene comune, sono sempre legati all'assoluto ordine dei valori stabilito da Dio.