La dolce misericordia è il vero segno della nobiltà.— William Shakespeare
La dolce misericordia è il vero segno della nobiltà.
Fingi una virtù, se non ne hai.
Le estati brevi, spesso sono delle primavere precoci.
Chi sta in alto è soggetto a molti fulmini, e quando infine cade si sfracella.
Non c'é nulla che sia buono o cattivo: a renderlo tale è il pensiero.
È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre.
Non c'è niente di nobile nell'essere superiore a qualcun altro. La vera nobiltà consiste nell'essere superiore al te stesso precedente.
L'esercito è la vera nobiltà del nostro Paese.
Tale imperò che gentilezza[3]volse, secondo 'l suo parere, che fosse antica possession d'avere con reggimenti belli.
Mi occorrono esseri che mi somiglino, sulla cui fronte la nobiltà umana sia segnata a caratteri più netti e incancellabili!
Quando Alicia Markova venne a ballare alla Scala avrà avuto 45 anni. Le altre ragazze la chiamavano la vecchietta. Per me era fantastica. Che nobiltà, che incanto di piedini.
La vera nobiltà si acquista vivendo, e non nascendo.
Grandissimo è certo il dono delle virtù, la quale non guardando a grandezza di roba, né a dominio di stati o nobiltà di sangue, il più delle volte cigne et abbraccia e sollieva da terra uno spirito povero:assai più che non fa un bene agiato di ricchezze.
Grazia, spirito, coraggio, modestia, nobiltà di sangue, buon senso, tutte bellissime cose; ma che giovano questi doni della Provvidenza, se non si trova un compare o una comare, oppure, come si dice oggi, un buon diavolo che ci porti?
Una nobiltà senza privilegi è come un utensile senza manico.
È un gran vantaggio la nobiltà, perché a partire dai diciotto anni mette un uomo sul candeliere, lo rende conosciuto, rispettato: cose che un altro potrebbe ottenere con i suoi meriti solo a cinquant'anni. Sono trent'anni guadagnati senza fatica.